Mobilità sostenibile: più stalli e zone a 30 km/h

  • Categoria: Territorio
  • Pubblicato: Lunedì, 25 Settembre 2023 09:45
  • 25 Set

Nell’imminenza della Revisione del PGT  il circolo Vigevano-Lomellina di Sensibilità Equità Solidarietà ha affrontato il tema della Viabilità con un lungo comunicato, pubblicato anche sulla loro pagina Facebook.

Sensibilità Equità Solidarietà è  una forza civica culturale che studia la città negli ambiti del sociale e dell’ecologia e dopo aver vagliato le molte criticità da risolvere per migliorare Vigevano, suggeriscono di iniziare favorendo una mobilità leggera dando ai cittadini la possibilità di muoversi a piedi e in bicicletta e in motorino in sicurezza uscendo dal pensiero di una città pensata per le auto.

La proposta riguarda una profonda Modifica della Viabilità, in quanto oltre il 30% delle strade fuori dall’immediato centro storico sono a doppio senso di circolazione disattendendo le regole che impongono precise misure. Quelle strade non hanno marciapiedi ma strisce bianche che delimitano lo spazio riservato ai pedoni, dove quasi nella totalità dei casi lo spazio varia da zero ai 20/30 centimetri e a volte sono interrotti da auto parcheggiate in pieno diritto.

Un pedone, una donna o uomo con un passeggino, un disabile in carrozzina o un anziano che deambula male ha vita difficile ed è costantemente in pericolo. Anche per le biciclette la situazione non è molto diversa, in quanto non riescono a stare a un minimo di distanza dalle macchine parcheggiate per evitare di prendersi una portierata e continuamente sfiorate dalle auto in doppio senso con il rischio reale di essere buttate a terra e, nel migliore dei casi, continuamente vessate a colpi di clacson da automobilisti che pensano di aver più diritti di un pedone e un ciclista.

Di fondo c’è sicuramente un problema culturale da parte dei cittadini, ma chi governa ha la possibilità di modificare la viabilità creando dei sensi unici e dove è possibile creando spazi per veri marciapiedi.

Un’altra cosa che può favorire la mobilità leggera è creare degli stalli frequenti a cominciare dalle arterie principali, ad esempio se un ciclista arriva in corso Torino con macchine parcheggiate da ambo le parti, e deve andare in un negozio, può parcheggiare solo sul marciapiede mettendo a sua volta in difficoltà i pedoni.

Le piste ciclabili devono essere pensate, aprendo tavoli di confronto per cominciare a disegnare una città ciclabile e mettere in atto il progetto e andare a cercare i fondi, ma i tempi saranno lunghi, pertanto è urgente che la politica apra il cantiere di discussione al più presto, ma è anche indispensabile iniziare ad agire senza ulteriori ritardi, ove possibile, per rendere la città a misura di uomo e non di auto.

Per garantire ai cittadini di muoversi in sicurezza con qualsiasi mezzo, è necessario pensare a una città a 30 KM/ora, con alcune zone anche a 20.

Infine, sistemare la viabilità favorendo la mobilità leggera insieme a una forte piantumazione è l’unico modo per abbassare i valori del PM 10, PM 2,5 e Co2. Valori che una ricerca della Commissione Europea del 2019 colloca la Lomellina tra le più inquinate da polveri sottili e Co2 d’Italia, mettendoci sotto infrazione con naturale conseguenza di un’alta percentuale di malattie cardio-vascolari e respiratorie. Aiuterebbe anche una revisione del trasporto pubblico locale.