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10/05/2024 17:18
Un detenuto del carcere dei Piccolini, frazione di Vigevano, ha aggredito un agente.
L'episodio è avvenuto nel pomeriggio di giovedì ma è stato reso noto solo nella giornata di venerdì.
Verso le 16:45 un detenuto di origine tunisina avrebbe chiesto di poter effettuare la telefonata settimanale tramite i terminali che l'amministrazione penitenziaria mette a disposizione.
Un agente, quando ha aperto la cella, avrebbe visto che il recluso aveva in mano una borsa termica perché avrebbe voluto accedere al locale frigo. L'orario non era però quello consentito.
Quando l'agente gli ha negato l'accesso alla zona frigorifera il detenuto avrebbe iniziato a sbattere la borsa frigo per terra. A seguito di questa azione si sarebbe diretto verso l'agente e avrebbe iniziato a spingerlo. Poco dopo il recluso avrebbe afferrato per il collo il poliziotto penitenziario, sferrandogli un pugno sul volto. La persona in turno di sorveglianza sarebbe riuscita a schivare il colpo, ma sarebbe comunque stata presa di striscio. L'urto ha procurato all'agente un'escoriazione al volto. Il poliziotto sarebbe riuscito a divincolarsi poco dopo, chiamando i colleghi che gli hanno prestato soccorso.
In merito all'episodio è arrivata la dichiarazione di Mirco Savastano, delegato sindacale della Polizia Penitenziaria per il carcere di Vigevano, che ha commentato: “All'interno delle carceri italiane si sta vivendo una situazione disastrosa. È difficile gestire eventi critici come quello di giovedì pomeriggio e per questo chiediamo di poter avere il taser”.
Secondo il sindacato, il dispositivo riuscirebbe a tenere a debita distanza tutti i detenuti che hanno intenzione di aggredire gli agenti. “Non è necessario utilizzare il taser, probabilmente anche solo mostrarlo riporterebbe la quiete”, ha concluso Savastano.