07/04/2025 16:57
Nella Gintoneria di Davide Lacerenza c'era un cliente che ha versato un milione di euro per i "pacchetti" che includevano alcol, droga ed escort.
All’inizio ne risultavano solo 641mila, poi sono emersi altri trasferimenti, altri bonifici, altre somme in contanti. Tutto documentato. La cifra finale, messa nero su bianco anche in una testimonianza rilasciata dal diretto interessato – un uomo disoccupato dal 2008 ma con un’enorme disponibilità economica – ammonta a un milione.
Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di finanza e dalla procura di Milano, l’uomo avrebbe continuato a farsi recapitare “pacchetti” a casa: un servizio completo, descritto nei minimi dettagli anche dalle ragazze coinvolte. «Se eravamo nel locale ci rapportavamo direttamente con i clienti, altrimenti ci chiamavano per andare da loro», si legge nelle carte.

A gestire la parte amministrativa di quel giro, secondo gli inquirenti, era Stefania Nobile. Ai domiciliari da oltre un mese, è tornata davanti al Riesame per chiedere la revoca del sequestro da 900mila euro disposto a suo carico. Lei nega tutto. Ha detto di “odiare” la droga e la prostituzione e di non aver mai commesso alcun illecito. La Procura, però, non le contesta lo spaccio, ma il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione. Secondo i magistrati, era perfettamente consapevole del sistema e ci guadagnava.
Dal materiale raccolto durante le perquisizioni – telefoni, conti, chat – è emerso anche un sospetto: parte dei proventi sarebbe stata dirottata all’estero, forse in Albania, per investimenti. Per ora, a fronte del sequestro da 900mila euro, gli investigatori sono riusciti a rintracciare poco: circa 80mila euro, di cui 33mila su un conto in Lituania.
Nei prossimi giorni il tribunale del Riesame dovrà decidere sulla richiesta di revoca del sequestro avanzata dalla difesa di Nobile. Ma per ora, il cerchio intorno a lei e al suo ex compagno sembra stringersi.