04/04/2025 17:41
Da 10 euro in cantina a quasi 60 dollari per una bottiglia dell’Oltrepò servita al tavolo un ristorante americano. Un’impennata dei costi per i consumatori statunitensi che è frutto, anche, dei dazi appena varati dal presidente Trump.
Se prima dell’annuncio di mercoledì sera si potevano solo fare ipotesi, oggi che sappiamo che la quota per l’Unione europea sarà del 20%, è possibile fare un calcolo esatto per capire meglio il risultato finale. Con la collaborazione del produttore Alberto Scarani di Cigognola abbiamo preso ad esempio una bottiglia di vino venduta in cantina a 10 euro. Con il nuovo dazio si sale 12 che, considerato il cambio valutario, oggi corrispondono a 12,96 dollari. A questi vanno aggiunti i costi di spedizione, che incidono per circa 90 centesimi a bottiglia.
In media l’importatore caricherà poi un ulteriore 6% facendo salire il prezzo a circa 15 dollari, e il distributore un altro 25%. Ora la nostra bottiglia da 10 euro partita dall’Oltrepò è finalmente sul mercato americano, a un costo di 18,36 dollari: senza i dazi sarebbe stato di 15,50, 3 dollari in meno.
Prima di stapparla e versarla nel bicchiere tuttavia, il nostro poniamo, Sangue di Giuda, dovrà passare da un negozio (che in media raddoppierà il prezzo) o da un ristorante (che lo triplicherà), come del resto accade in qualsiasi nazione. Ebbene, prendendo il caso del ristorante, il costo finale sarà di poco più di 55 dollari. Con i dazi, senza sarebbe stato di 46,50. Insomma, alla fine della filiera, il dazio al 20% ha portato il costo della nostra bottiglia dell’Oltrepò a un aumento di 9 dollari. Non poco, se consideriamo il prezzo all’origine di 10 euro.