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01/08/2025 13:30
Chiuse le porte del Palazzo di Giustizia, si aprono quelle di Palazzo Marino. Il giorno dopo la convalida degli arresti per sei indagati nell’inchiesta sull’urbanistica milanese, tra cui l’ex assessore Tancredi e il numero uno di Coima Manfredi Catella, il sindaco Beppe Sala ha incontrato per la seconda volta le “famiglie sospese”: cittadini che hanno investito in una casa e oggi si ritrovano con i cantieri fermi, sequestrati o mai partiti, per paura di ulteriori guai giudiziari.
Dall’incontro, durato quasi due ore, nasce un impegno concreto: istituire un tavolo interistituzionale già da settembre, con Comune, Prefettura e – forse – anche Regione e Governo, per trovare una via d’uscita a una situazione sempre più bloccata. Il tavolo si affiancherà alla task force del Comune già attiva da mesi per riesaminare i progetti edilizi e adeguarli alle nuove linee della Procura.
Le soluzioni ipotizzate passano per la revoca e la ripresentazione delle Scia irregolari, con il versamento degli oneri mancanti, così da ottenere permessi conformi. L’obiettivo è sbloccare i progetti fermi da mesi e ridare fiato a un settore immobiliare ora paralizzato dalla paura. Le famiglie, circa 4.500 secondo le stime, aspettano risposte concrete già tra settembre e ottobre. E se non arriveranno, non escludono l’ipotesi di una class action.