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31/07/2025 17:36
A un anno di distanza dagli ultimi licenziamenti dei lavoratori, fa ancora discutere il caso della Moreschi di Vigevano. Bisognerà infatti attendere ancora qualche mese per far sì che il fallimento dell’ex calzaturificio di via Cararola diventi esecutivo e quindi che vengano saldati tutte le spettanze ai dipendenti.
In tutto 129 lavoratori che, dopo un anno, non hanno ancora riscosso i tre mesi arretrati di stipendi, oltre al Tfr, il Trattamento di fine rapporto. I dipendenti avevano presentato istanza di insinuazione al passivo, ovvero la procedura che serve per far valere i propri crediti nei confronti dell’azienda. Istanza che però non è ancora diventata esecutiva, in quanto ci sono delle discrepanze tra i dati resi noti dalla ditta e quelli forniti dall’Inps.
Conteggi quindi che non sono ancora pronti, ragion per cui bisognerà aspettare l’udienza del 12 ottobre, nel corso della quale il giudice renderà esecutiva l’insinuazione al passivo. Dopodiché si potrà procedere con la liquidazione delle spettanze. In tutto sono 286 le domande presentate, tra cui quelle dei 129 dipendenti.
Il calzaturificio Moreschi era stato dichiarato fallito dal tribunale di Pavia nel luglio di un anno fa. A decretare di fatto la fine dell’azienda, passata di mano nel 2020 al fondo Hurleys, era stata la mancata vendita dello stabilimento di via Cararola, che aveva portato a un buco pari a otto milioni di euro. Moreschi poi aveva tentato di evitare il fallimento, cercando di accedere alla composizione negoziata della crisi, una procedura che necessitava però dell’accordo con i creditori, tra cui, in primis, i fornitori. Una richiesta che però è stata respinta da quegli stessi creditori che, a un anno di distanza, attendono ancora di ricevere quanto dovuto.