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03/11/2025 18:10
Il tribunale di Vigevano si può e si deve riaprire. L’appello è stato ribadito lunedì pomeriggio dal sindaco Andrea Ceffa che ha chiamato a raccolta gli esponenti regionali e i parlamentari del territorio. Tutto questo mentre alla Camera dei Deputati è stato presentato il disegno di legge per riaprire diversi tribunali soppressi in Italia. Nell’elenco compaiono le sedi di Bassano del Grappa, Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, oltre a sezioni staccate del centro sud, come Lipari e Ischia. Vigevano, centro di più grandi dimensioni rispetto agli altri, non è invece indicato come priorità dal governo.
La partita non è però finita. L’articolo 1 del disegno di legge dà facoltà al governo di procedere, per un anno, alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie. La carta da giocare è un emendamento in Commissione Giustizia al disegno di legge in discussione. Nell’emendamento si parla di “criteri omogenei e oggettivi” per riaprire altre circoscrizioni. Criteri, tra cui rientrano l’estensione territoriale del circondario, il numero degli abitanti e la loro distribuzione geografica. Vigevano, secondo Comune della provincia di Pavia, li soddisfa tutti.
Si chiede quindi unità dal punto di vista politico. Il tribunale di Vigevano è chiuso da più di dieci anni, dopo la riforma giudiziaria del 2012. Negli anni si sono moltiplicati gli appelli di avvocati e istituzioni a ripristinare le funzioni del foro. Non ultimo, una mozione approvata in consiglio regionale per sollecitare il governo a riaprire il tribunale ducale. L’emendamento in Commissione Giustizia al disegno di legge in discussione per riaprire i tribunali soppressi è forse una delle ultime occasioni per vincere quella che è innanzitutto una battaglia di civiltà per il territorio.