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21/11/2025 17:30
C'è un nome nell'indagine sul delitto di Garlasco e su quella per corruzione per atti giudiziari dell'ex procuratore Mario Venditti che finora è rimasto ai margini. È quello di Giulia Pezzino, la pm che con Venditti firmò la richiesta di archiviazione di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, nel 2017. Proprio quella richiesta di archiviazione che è sotto la lente della procura di Brescia che a settembre ha indagato Venditti. L'accusa per l'ex procuratore è di aver ricevuto denaro per chiedere l'archiviazione di Sempio e parte da un biglietto trovato nell'ambito della nuova indagine su Garlasco a casa dei genitori del ragazzo: Venditti Gip Archivia per 20 30 euro. Finora Pezzino non era mai stata citata nell'indagine, ma i pm bresciani l'hanno interrogata giovedì pomeriggio fino a tarda ora come persona informata dei fatti. Nonostante lei non sia più a Pavia da anni e addirittura abbia abbandonato la toga a febbraio 2025: proprio pochi giorni prima della riapertura dell'indagine sul delitto di Garlasco, che vede di nuovo indagato Andrea Sempio. L'ipotesi è ancora quella che lui sia responsabile dell'omicidio di Chiara Poggi per il quale sconta la pena l'allora fidanzato Alberto Stasi. Un'ipotesi che la stessa Pezzino otto anni fa bocciò assieme a Venditti. Lei che a Pavia c'era arrivata due anni prima nel 2012 da Lucca. Pare avesse scelto la cittadina Lombarda, con l'intento di combattere la criminalità organizzata, ma con una particolare attenzione ai reati a sfondo sessuale. Poco avezza ai riflettori la pm finì a occuparsi del più mediatico dei casi: Garlasco. Prima di venire trasferita a Vercelli. Nella città piemontese non le verranno affidati grandi fascicoli, fino al 2024 quando chiede un primo congedo straordinario per malattia e poi un aspettativa per motivi di salute e un congedo parentale. Fino alle dimissioni definitive a soli 45, che l'hanno allontanata dai riflettori. Per poco, visto che oggi la procura di Brescia l'ha chiamata a testimoniare.