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01/08/2025 14:20
Un consiglio comunale torrido, non soltanto per le temperature agostane, quello di venerdì mattina a Gambolò. Tra i temi all’ordine del giorno, le interpellanze presentate congiuntamente dalle consigliere Nai, Zerbi e Bologna. Una di queste riguardava il recupero dell’ala nord castello Litta, dove dovrebbero essere trasferiti gli uffici comunali che si trovano al primo piano del municipio.
Un progetto partito con la precedente amministrazione comunale guidata dal sindaco di Gambolò, Antonio Costantino, ma che si è poi arenato. I lavori sono fermi infatti dal febbraio di tre anni fa, dopo che la ditta appaltatrice aveva risolto il contratto con il Comune, per l’impossibilità di proseguire con il cantiere, a causa dei costi lievitati delle materie prime.
Nei mesi scorsi il progetto del castello è stato quindi riaggiornato dal Comune di Gambolò che però, prima di riassegnare i lavori, deve attendere il benestare della Soprintendenza, come precisato in consiglio dal sindaco Costantino. La minoranza chiedeva tempi precisi per gli interventi al castello, dal costo di un milione di euro. Lavori che sono stati finanziati dall’accensione di un mutuo, che ai cittadini gambolesi costa 60mila euro ogni sei mesi, secondo quanto reso noto dalle esponenti di opposizione.
Le consigliere chiedono, in sintesi, più trasparenza al sindaco Costantino, anche nella comunicazione ai cittadini, su un progetto del quale si parla ormai da tempo, ma i cui tempi sono ancora indefiniti.