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04/04/2025 10:22
L’Agenzia delle entrate risponde alle indagini esplorative che la procura e della Corte dei conti hanno aperto sulla valutazione del Meazza e delle aree circostanti. Più che una risposta, una difesa convinta. La cifra, giusto per ricordarla, è 197 milioni complessivi, divisi tra i 72 dello stadio e i 124 dei terreni intorno.
Per quanto riguarda i 72 milioni del Meazza, l’Agenzia è partita da quello che si definisce il valore di produzione nuovo, valutato in 231 milioni. A questi vanno però sottratti gli 89 del deterioramento fisico della struttura e, soprattutto l’obsolescenza funzionale. In altre parole, oggi lo stadio non ha più le caratteristiche che suoi utilizzatori cercano, ossia sky box, grandi spazi hospitality, aree commerciali e così via. L’obsolescenza funzionale vale, secondo l’Agenzia delle entrate un taglio del 30% sulla stima iniziale, pari a quasi 70 milioni.
Da qui il primo dato: la valutazione è stata effettuata sul puro stato di fatto e non sui possibili sviluppi che i club possono avere in mente. Anche per questo orientamento c’è una spiegazione: Inter e Milan, scrive l’Agenzia, sono le uniche realtà interessate a rimanere al Meazza e il loro canone di locazione scade nel 2030. Se non si procedesse con la vendita, quindi, i club potrebbero semplicemente migrare altrove, lasciando al Comune un guscio di cemento completamente vuoto.
Per quanto riguarda le aree circostanti, invece, la valutazione ha tenuto conto di alcuni fattori che ne hanno fatto diminuire il valore. Innanzitutto, al loro interno non si può costruire residenziale, ma solo commerciale e terziario; in secondo luogo, gli indici edificatori sono vincolati a parametri che non rendono l’area immediatamente edificabile.
Insomma, una risposta a tutto campo che però di certo non silenzierà le polemiche.