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01/08/2025 16:39
Il piano di vendita dell’area di San Siro da parte del Comune di Milano è ufficialmente rimandato a settembre, dopo il mancato raggiungimento di un accordo in Giunta entro il 31 luglio, I prossimi passi sono obbligati: e è necessario rispettare il vincolo storicoarchitettonico che scatterà il 10 novembre 2025, data dopo la quale l’abbattimento del secondo anello non sarebbe più possibile. Per questo entro fine settembre il Consiglio dovrà esprimersi.
Nel frattempo però si registra una crepa in maggioranza: il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi avverte che, su 31 consiglieri, servono 25 sì per approvare la delibera di vendita dell’area, ma oggi – dice – “solo 24 voterebbero favorevole”.
Dall’opposizione, invece, la Lega di Milano, tramite il segretario cittadino e consigliere comunale Samuele Piscina, annuncia un netto rifiuto: “Il nostro voto a favore sicuramente non ci sarà – spiega –, non facciamo la stampella della sinistra.

Il capogruppo ha aggiunto di valutare l’astensione, ma solo in base ai contenuti della delibera, che ancora non abbiamo visto.
Sul fronte giudiziario e amministrativo, il Tar di Milano ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dal comitato “Sì Meazza”, consentendo al Comune di procedere formalmente. I giudici hanno ritenuto valide le motivazioni tecniche della Soprintendenza sul vincolo e hanno escluso un danno irreparabile: la demolizione non potrà avvenire prima del 2030.
Il prossimo capitolo della vicenda si aprirà quind con la pubblicazione del testo ufficiale della delibera di vendita: solo allora si capirà se ci saranno i numeri per portarla avanti o se tutto naufragherà in aula.