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31/07/2025 18:07
La vendemmia a Terre si farà. Lo comunica il collegio sindacale con una stringata nota ai soci, in cui avvisa che la pigiatura delle uve si farà nello stabilimento di Broni, dove - scriva il collegio - “sono in corso le attività di manutenzione”. La data di inizio sarà comunicata a breve. Una nota che, mentre si attende la nomina del commissario dopo lo scoppio della crisi nella cantina sociale, lascia tuttavia molti punti interrogativi. Uno su tutti, chi paga il pregresso? E chi e quanto pagherà il nuovo raccolto?
Tutto mentre gli allarmi si moltiplicano. Come quello lanciato dal Partito democratico pavese, secondo il quale si rischia che oltre 150mila quintali di uva rimangano nei vigneti a marcire, senza che nessuno li raccolga. Nell’invocare un rapido commissariamento, il Pd mette in evidenza che “Occorre trovare subito liquidità” - indicando poi possibili strategie per finanziare la ripartenza.
Intanto, a Roma, la deputata dem Forattini ha depositato un’interrogazione al ministro dell’agricoltura, per chiedere di intervenire subito ed evitare speculazioni sul prezzo delle uve, già ai minimi storici: “Subito la dichiarazione dello Stato di crisi di settore nel bacino di riferimento della cantina - chiede - con lo stop al pagamento delle imposte e dei contributi per le imprese coinvolte”.
Ma la polemica non si placa. Dopo le durissime prese di posizione del senatore Gianmarco Centinaio che ha parlato di “incompetenza e politica collusa” alla base del disastro, si registra anche quella dell’assessore regionale all’agricoltura Beduschi, promotore della lista di responsabilità eletta l’11 luglio e dimessasi una settimana dopo, una volta verificati i conti e constatato che, con l’avvio della procedura di sovraindebitamento, non c’erano spazi per tentare il rilancio tra conti bloccati e decreti ingiuntivi.
Dalla cantina sociale Torrevilla, dove una piccola parte di agricoltori (una trentina circa su oltre 500 soci di Terre) potranno portare i raccolti, arriva una proposta: “Regione dia un contributo per le aziende che decideranno di lasciare l’uva a marcire sui filari”, un piccolo aiuto in un mare di guai.