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08/04/2025 16:22
Le modifiche progettuali non impongono una nuova valutazione ambientale. Inoltre le leggi sul consumo di suolo non impediscono di per sé un’opera di rilevanza strategica. Quindi la superstrada Vigevano-Malpensa s’ha da fare. Arrivano le reazioni, il giorno dopo la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha rigettato i ricorsi presentati dai Comitati del No contro la superstrada.
Il giudice amministrativo di secondo grado ha così spalancato le porte al primo lotto dei lavori per la superstrada, quelli per la tratta C, ovvero i primi sette chilometri che collegheranno Vigevano ad Albairate.
Accolte quindi le ragioni di Anas e del commissario straordinario dell’opera, Eutimio Muccilli. L’obiettivo, come sottolineato dall’amministratore delegato di Anas, Claudio Gemme, è migliorare la circolazione stradale e ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza tra Magenta e Vigevano.
Esultano i consiglieri regionali della Lega, partito tra i più decisi sostenitori del progetto della superstrada, che punta a far uscire Vigevano e la Lomellina dall’isolamento infrastrutturale in cui si trova.
Per il lotto C della superstrada, sono previsti tre anni di cantiere. Il cronoprogramma prevede ora la stipula del contratto e le attività propedeutiche ai lavori, quali gli espropri dei terreni interessati. Poi entro l’anno saranno appaltati i lavori per il lotto A, ovvero il tratto da Magenta a Malpensa. Grande soddisfazione infine dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che si è detto anche “estremamente interessato al dossier” di un’opera molto attesa dal territorio.