Siccome sono nuovamente terminate le tessere gratuite per le case dell’acqua, il Comune sta pensando di cambiare il lettore in modo da poter utilizzare la tessera sanitaria.

«Visto il continuo ripresentarsi del problema – dice il sindaco Andrea Ceffa – stiamo pensando di sostituire il programma di lettura card con un altro in grado di leggere le tessere sanitarie, come già si fa in molti distributori automatici, tipo quello delle farmacie. In questo modo la possibilità di prelevare l'acqua sarà davvero aperta a tutti e noi non dovremo, di volta in volta, fare una richiesta di rifornimento delle card».

Attualmente le case dell’acqua sono 4: una in piazza Calzolaio d’Italia, una in corso Genova, una in viale Lombardia e una alla frazione Piccolini.

«Oltre al cambio delle modalità d'uso delle casette dell'acqua – conclude il sindaco – pensiamo di istituire un limite massimo di prelievi. Non ha senso riempire 40 bottiglie per volta rischiando poi di buttarla via perché non più fresca: l'acqua è un bene comune molto importante e non va sprecato».

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