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11/12/2025 16:50
Alla vigilia del 12 dicembre, Milano torna a stringersi attorno alla sua ferita più profonda. In piazza Fontana, le campane mosse dal vento del nuovo memoriale Non dimenticarmi risuonano già da giorni: 137 steli di ferro arrugginito, ricurvi in cima, una per ogni vittima delle otto stragi di matrice neofascista che dal 1969 al 1980 hanno insanguinato il Paese.
È un’installazione permanente che sembra parlare alla città proprio mentre si prepara la commemorazione del 56° anniversario dell’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura. Un suono leggero, quello delle campane a vento, che riporta al momento esatto delle 16.37 del ’69, quando l’esplosione uccise 17 persone e ne ferì 88. Tra quelle steli c’è anche il nome simbolico di Giuseppe Pinelli, altra vittima innocente di quel dicembre.
Domani, durante le cerimonie ufficiali, il memoriale sarà inaugurato alla presenza anche dei sindaci di Bologna e Brescia.
Prima il corteo che come ogni anno partirà da piazza Scala alle 15.45 per concludersi davanti all’ex sede della banca. Alle 16.37, l’ora dell’esplosione, la deposizione delle corone: il momento più solenne di una città che non vuole smettere di ricordare.
Ma venerdì sarà anche la giornata anche dello sciopero generale indetto della Cgil contro la manovra finanziaria in discussione al governo. Uno stop nazionale di 24 ore, che a Milano sarà più breve proprio per permettere ai cittadini di raggiungere il corteo e le cerimonie di piazza fontana: il servizio di trasporto pubblico si fermerà solo fino alle 15.
Il concentramento della mattina è fissato alle 9 a Porta Genova, con arrivo in piazza Scala nel primo pomeriggio. Poi il passaggio di consegne: dal corteo sindacale alla piazza della memoria.
Una vigilia che intreccia passato e presente, tra le voci delle campane del memoriale e una città che continua a scendere in strada per rivendicare diritti e non dimenticare la sua storia.