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02/12/2025 17:24
Meno sedi INPS, pochi medici, costi più alti per le famiglie e migliaia di pratiche bloccate. È questo il bilancio della sperimentazione sull’accertamento della disabilità partita a Brescia e che da marzo potrebbe arrivare anche a Milano. Un’ipotesi che questa mattina ha spinto sindacati, cittadini e politica a protestare davanti al Pirellone,

Nel bresciano il nuovo sistema ha spostato tutta la certificazione dell’invalidità e della disabilità dalle commissioni ASST all’INPS. Ma il personale non basta: su quasi 17mila domande presentate per ottenere o rinnovare lo status di invalidità, meno della metà è arrivata a conclusione.

A pesare anche i costi: il certificato introduttivo, prima una procedura più semplice e meno onerosa, oggi può arrivare a 200 euro. E senza l’aiuto dei patronati – ora meno coinvolti – centinaia di persone hanno ottenuto la prima certificazione ma non i benefici successivi, perché non sono riuscite a completare l’iter.

Per questo Cgil, Cisl e Uil chiedono di fermare l’estensione della sperimentazione alle altre province, Milano compresa, finché non saranno garantite risorse, personale e una macchina amministrativa in grado di tutelare davvero i diritti delle persone con disabilità.