Videonews


08/07/2025 10:46
Cinquantacinquemila tonnellate di rifiuti, tra cui anche fanghi di acque industriali. Un incremento di traffico veicolare, nella zona industriale dove sono già presenti altri impianti, tra cui l’inceneritore. È quanto previsto dal progetto di ampliamento presentato dall’Aboneco di Parona, l’azienda specializzata nel trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, lungo la statale 494 in direzione di Mortara.
La ditta punta a raddoppiare i volumi di rifiuti trattati dalle attuali 27.500 a 55mila tonnellate. Per questo ha chiesto alla Provincia di assoggettare l’istanza alla Via, ovvero la valutazione di impatto ambientale. Nel dettaglio, sono previsti nove mesi di lavori.
Nel raddoppio dell’impianto è stimato un aumento del traffico pesante in entrata e uscita dall’impianto, pari a quasi 50 mezzi in più al giorno, oltre 18mila all’anno. Una criticità in più sollevata nell’ultima Consulta ambiente di Parona, considerando la vicinanza al termovalorizzatore, dove nel giro di un anno dovrebbero iniziare a bruciare i fanghi. Si chiedono garanzie sugli odori ed emissioni in atmosfera, in una zona in cui in passato c’erano state lamentele per la presenza di mosche.
Nel progetto di ampliamento dell’Aboneco è prevista anche una vasca di laminazione per l’accumulo di acque piovane. L’azienda tratterebbe rifiuti edili, provenienti da demolizioni e costruzioni, dal gesso e dalla pulizia stradale, rifiuti liquidi, tra cui fanghi derivanti dalle fognature, fino a un massimo di 100mila metri cubi all’anno, oltre a plastiche e imballaggi misti.
L’ampliamento interesserebbe un terreno di fianco all’azienda, che il Pgt vigente classifica come area verde incolta. Secondo i dati Ispra, dal 2006 al 2022 Parona ha registrato un incremento di suolo, pari al 9,77%. Un dato superiore alla media regionale del 3,5%. Per le osservazioni al progetto c’è tempo fino al 18 luglio.