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08/07/2025 17:39
43 milioni di euro sequestrati alla sede italiana della multinazionale tedesca della logistica Rhenus, accusata di frode fiscale e sfruttamento dei lavoratori. È l’ultimo sviluppo delle inchieste della procura di Milano sui cosiddetti “serbatoi di manodopera” che nel recente passato hanno colpito i settori della logistica e della vigilanza privata, arrivando a recuperare complessivamente oltre 600 milioni per l’erario e a provocare la stabilizzazione di circa 49.000 lavoratori. Il meccanismo contestato è sempre lo stesso, ed è anche il caso delle accuse contro Rhenus: creare un sistema di appalti e cooperative per schermare i veri datori di lavoro, evitando di pagare i contributi ai dipendenti e evadendo l’Iva con false fatturazioni. Sono i “serbatoi di lavoratori”: formalmente assunti da società filtro, in realtà dipenderebbero direttamente dalla casa madre che però in questo modo, secondo le accuse dei pm Paolo Storari e Valentina Mondovì, genera illecitamente fatturato e margini di guadagno sfruttando le persone. Risulterebbero indagati la Rhenus Logistics e due suoi dirigenti. Il decreto è stato disposto con carattere di urgenza ed eseguito dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. Dovrà essere convalidato da un gip. Il maggiore cliente di Rhenus è Ikea, attraverso due società del gruppo. La multinazionale svedese del mobile non è coinvolta nell’inchiesta, ma è il principale committente nel periodo oggetto di indagine, tra il 2019 e il 2024.