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02/07/2025 18:20
Un episodio agghiacciante che scosse Milano e l'opinione pubblica. Si tratta della vicenda di Pietro Federico Crotti, 47 anni, accusato di aver ucciso la madre, Piera Stefanina Riva, strangolandola con una cintura e inscenando poi una caduta accidentale. Non solo: secondo le indagini, l’uomo avrebbe scattato foto e girato video del corpo senza vita, simulando espressioni di dolore e affetto, prima di allertare i soccorsi. Un comportamento che per la Procura è la prova di una premeditazione lucida, aggravata da motivi abietti, futili e da precedenti maltrattamenti.

Nella prima udienza del processo davanti alla Corte d’Assise di Milano, la difesa ha chiesto una perizia psichiatrica e una valutazione sul possibile stato di intossicazione da alcol e droga al momento dei fatti, citando una lunga storia clinica di dipendenze. Ma per la PM Giancarla Serafini, non ci sono elementi che giustifichino tale richiesta: nessuna traccia di sostanze quella notte, né diagnosi psichiatriche attuali.

Il tribunale si riserva di decidere nell’udienza del 15 settembre. Intanto, resta il peso morale e umano di un delitto che colpisce per la sua crudeltà e per il tentativo di manipolare la verità anche dopo la morte della vittima.