Videonews


09/06/2025 18:34
La cantina sociale Torrevilla sigla un’intesa con la società Losito e Guarini per - si legge nella nota congiunta diffusa lunedì pomeriggio - “garantire le operazioni di vendemmia 2025 sul cui esito si manifestano sempre maggiori dubbi e previsioni pessimistiche”.
Sullo sfondo, ma sarebbe meglio dire alla base, di questa inedita partnership, le difficoltà che sta incontrando l’altra cantina sociale, la più grande del territorio, Terre d’Oltrepò (mai citata nel comunicato) alle prese con un malcontento non trascurabile nella base sociale che ha portato, tra l’altro, alla richiesta di sfiducia del consiglio di amministrazione (firmata da oltre cento agricoltori soci).
“Le due realtà – scrivono nella nota Torrevilla e Losito Guarini, uno dei più grandi imbottigliatori dell’Oltrepò – hanno deciso di socializzare risorse, strutture e competenze per garantire il ritiro e la valorizzazione delle uve conferite dai viticoltori evitando pesanti ricadute economiche sulle famiglie e sull’intero territorio. Un’operazione di responsabilità verso l’Oltrepò Pavese e chi lo lavora da generazioni, in un momento delicato in cui gli interrogativi e le criticità superano le certezze”.
Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi un incontro ufficiale per illustrare e condividere il percorso che condurrà a questa gestione solidale della vendemmia.
Secondo alcuni osservatori di settore, come la testata Winemag.it, questa insolita partnership prenderebbe le mosse, anzitutto, dalla “ricerca di partner affidabili da parte di Torrevilla, dopo il naufragio della fusione con Terre d’Oltrepò, tentata nei mesi scorsi e mai andata in porto”.
In seconda battuta ci sarebbe “l’evidente preoccupazione per il clima che continua a circondare il Cda della cooperativa guidata da Umberto Callegari, vero e proprio ago della bilancia del territorio”.
E infine, ma non per importanza, la “crescita incontrollata di Cantine Ermes, la cooperativa siciliana, che nel 2024 ha finalizzato la sua prima vendemmia in Oltrepò pavese”.