18/12/2025 19:50
74 ragazzi, di cui dodici di 14-15 anni e ventidue più che maggiorenni, a fronte di una capienza di 45. È questa la fotografia del Carcere Minorile Beccaria di Milano, tornato agli onori della cronaca dopo un recente allarme lanciato dal cappellano, don Claudio Burgio.
L’istituto è sorvegliato speciale da parte del ministero della Giustizia da quando è finito sotto la lente della Procura di Milano, che nel 2024 ha disposto l’arresto di 13 agenti e la sospensione di altri otto per presunti pestaggi, torture e maltrattamenti al suo interno.
Una denuncia partita dal Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, che sulla situazione di sovraffollamento, però, si dice ottimista, specie dopo la costruzione di tre nuovi istituti in Italia.
Il Beccaria è solo una goccia in un mare con troppo sale e poca acqua. In Italia, infatti, gli ultimi dati sul sovraffollamento parlano di 63 mila 868 detenuti, ospitati in strutture con capienza effettiva di circa 46 mila e 700 posti. E poi, c’è anche il personale penitenziario che manca.
Sergio D’Elia, Segretario Associazione “Nessuno tocchi Caino”
Il sovraffollamento carcerario, ma anche le misure che potrebbero essere messe in campo per ridurlo, sono al centro della discussione dell’undicesimo congresso di “Nessuno tocchi Caino”, la lega internazionale di cittadini e di parlamentari per l’abolizione della pena di morte nel mondo, che quest’anno si tiene proprio al Beccaria. Il segretario D’Elia ha una posizione chiara.
Sul tema, invece, il Dipartimento per la Giustizia Minorile rimanda la decisone al Parlamento.