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02/12/2025 20:09
Scende in cortile dopo un litigio furioso col padre, brandendo una lama da cucina e urlando minacce. «Se non mi aiutate, accoltello qualcuno».
Pochi istanti dopo, a incrociare la sua strada è una ragazza di 26 anni: sta entrando nel palazzo per andare a trovare alcuni amici, non ha idea di quello che sta per succedere. Il 28enne le si lancia contro e comincia a colpirla. Lei riesce a parare i fendenti con le braccia, il giubbotto imbottito attutisce in parte i colpi: ferite superficiali, 20 giorni di prognosi. Ma la paura è tanta.
Tutto avviene nel cortile di un condominio a due passi da via Flumendosa, a Crescenzago, periferia nord di Milano. A chiamare i soccorsi è proprio il padre del giovane, spaventato dopo la lite esplosa poco prima nell’appartamento.
Il 28enne — italiano, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, resistenza e oltraggio, e con problemi legati all’alcol — non tenta la fuga. Resta fermo nel cortile, ancora agitato, mentre alcuni residenti accorrono in aiuto della ragazza e cercano di tenerlo a distanza.
Quando arrivano gli agenti, l’uomo si lascia ammanettare senza opporre resistenza. La giovane viene portata in ospedale per le medicazioni: tagli alle braccia, nessun danno grave grazie alla prontezza di riflessi e al giubbotto che ha frenato la lama.
Per il 28enne scatta l’arresto. Una violenza improvvisa, nata da una lite familiare e finita addosso alla prima persona incontrata per caso.