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08/10/2024 18:59
Un’esposizione per allargare orizzonti e confini, pur tornando indietro nel tempo di oltre un secolo. L’università Bicocca torna ad aprire quello scrigno del tempo che è il suo Polo di Archivio storico e mette in mostra i tesori di un tempo lontano, unici nel suo genere.
Oggi viaggiare è cosa relativamente semplice e anche un’avventura come il giro del mondo, pur tra molti ostacoli, può essere organizzata anche dalla propria scrivania. Nel 1905 decisamente non era così. Ma è quello che ha fatto il capitano Luigi Martinotti, partito da Torino il 21 ottobre e rientratovi il 7 agosto dell’anno successivo. Un viaggio che ha raccontato in diari e fotografie, che non raccontano solo luoghi che erano e restano lontani, ma anche culture diverse. Insomma, Martinotti non viaggiava con il semplice occhio del turista.
Da Torino all’Egitto, lungo il Nilo. Quindi lo Yemen e l’India, prima di approdare in Cina e in Giappone. Da lì, diciassette giorni di navigazione per arrivare in una San Francisco appena distrutta dal grande terremoto del 1906. E poi le cascate del Niagara, New York e il rientro in Europa, dove, non contento, trascorse alcune settimane per raggiungere Capo Nord. Infine, il rientro in Italia.
Il tutto, accompagnato da una delle prime macchine fotografiche portatili dell’epoca, che ha reso possibile raccontare il suo grande viaggio.
Dopo l’inaugurazione, in programma il 10 ottobre, le sale della mostra ospiteranno numerosi eventi dedicati proprio al tema del viaggio e dei costumi tradizionali.