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17/11/2025 17:08
È la nuova frontiera della competitività lombarda: le ZIS, Zone di Innovazione e Sviluppo. Non distretti chiusi, ma ecosistemi territoriali pensati per far dialogare imprese, università, ricerca e istituzioni. L’obiettivo è chiaro: trattenere talenti, generare startup, attrarre investimenti, creare lavoro qualificato.
La strategia nasce dopo mesi di confronto nei territori, con Regione nel ruolo di regista: ogni area potrà candidarsi presentando un Masterplan, puntando sulle proprie eccellenze — dalla manifattura all’aerospazio, dal biotech alla chimica avanzata — in un modello pubblico-privato che guarda già al 2050.

Ma è qui che si apre la polemica. Perché la Lombardia, primo motore industriale d'Europa, lancia le ZIS ma resta senza le ZES, le Zone economiche speciali che altrove – dal Sud al Centro Italia – godono di incentivi fiscali dedicati
Milano, in questo scenario, potrebbe essere la prima a beneficiarne: con poli come Mind, un tessuto universitario di eccellenza, filiere industriali avanzate e una forte capacità di attrarre talenti, le ZIS potrebbero diventare il motore di una nuova stagione di crescita. Una Lombardia che innova, sperimenta e – se arriveranno leve fiscali adeguate – punta a restare il cuore produttivo d’Europa.