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11/09/2025 13:54
Nell’attesa che venga completata la casa di comunità in via Borgo San Siro, saranno operativi dal mese di settembre a Garlasco gli infermieri di famiglia. Un servizio pensato per garantire l’assistenza anche domiciliare agli anziani e pazienti più fragili e ridurre le distanze tra i cittadini e gli ospedali presenti sul territorio. Affiancheranno i medici di base e non si limiteranno solamente a fornire le prestazioni sanitarie di cui l’utente necessita. Bensì, interagendo con i professionisti del territorio, accompagneranno i pazienti più bisognosi nei loro percorsi di cura.
Gli infermieri di famiglia troveranno spazio in alcuni locali in piazza Unità d’Italia, non lontani dal centro di Garlasco, che ospiteranno anche uffici e sportelli di Asst, l’azienda ospedaliera. Lì sarà possibile svolgere tutte le pratiche amministrative, come, ad esempio, per programmare le visite domiciliari. Un primo passo concreto, quindi, per cercare di ovviare ai problemi della medicina del territorio e assistere i pazienti anche nella loro quotidianità. Si tratta di una figura non distante dagli infermieri di comunità, di cui anche altri Comuni, tra cui Lomello, hanno iniziato a fare la conoscenza.
Nel centro di circa 2mila abitanti, da più di un anno, manca un medico di base. In paese c’è soltanto un professionista, a cui è stato consentito di alzare il massimale dei pazienti in caso di necessità per visite ed esami. Grazie a un accordo con Asst, è possibile per gli utenti lomellesi, che non hanno possibilità di spostarsi con i propri mezzi, di rivolgersi agli infermieri della casa di comunità di Mede, per le cure a domicilio. Un servizio pensato però per un territorio vasto, che rischia di non soddisfare le esigenze di tutti.