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08/05/2025 17:14
Si è aperto giovedì mattina in tribunale il processo a carico dei giovani accusati di aver provocato una clamorosa rissa in un locale di Voghera una sera di aprile di due anni fa, alla fine della partita di calcio tra la squadra di casa e il Pavia. I presunti facinorosi sono accusati di lesioni e danneggiamento. Presunti, perché proprio sulle modalità di identificazione dei coinvolti si basa una delle strategie difensive. Gli avvocati dei tifosi infatti, per prima cosa, hanno contestato l’acquisizione delle immagini delle videocamere di sorveglianza private del locale, attraverso cui gli investigatori sarebbero risaliti alla loro identità.
Il processo non si preannuncia breve, il giudice del tribunale di Pavia ha infatti indicato le date di 8 udienze, la prima il 18 di dicembre, l’ultima nell’estate 2026 quando dovrebbe finalmente essere messo un punto fermo su una vicenda che ha suscitato molto clamore. Era la sera del 2 aprile 2023 e un gruppo di tifosi del Pavia, appena uscita sconfitta dal derby pavese di Eccellenza, era entrato nel pub Big House in via Zanardi Bonfiglio dove si trovavano già alcuni tifosi della Vogherese.
È scoppiata una zuffa, con immagini da Far West. Sgabelli che volano, vetrine in frantumi e botte da orbi, per fortuna senza gravi conseguenze per nessuno: le ambulanze del 118 avevano soccorso tre uomini di 24, 25 e 29 anni, sembra tutti tifosi della Vogherese, portandoli al pronto soccorso da cui sarebbero stati dimessi con prognosi tra i 5 e i 10 giorni. Delle vittime del pestaggio, soltanto una risulta essersi costituita parte civile.