Cerca nel sito

Eventi a Vigevano:

Dal 23-11-2025 al 21-06-2026
Musica senza Candele
Dal 29-11-2025 al 07-12-2025
Letture con la Pimpa
Dal 29-11-2025 al 06-01-2026
"IN LOCUM ANGELORUM" - Vespri d'organo e canto per l'Avvento e il Natale
Dal 11-12-2025 al 11-12-2025
BAILA CONMIGO
Dal 12-12-2025 al 12-12-2025
ISTRICI DI CARTA - 2

Vedi tutti

Grazie a

Videonews


02/12/2025 20:06
C’erano una cinquantina di dipendenti davanti alla sede di viale Manin: non uno sciopero, ma una mobilitazione compatta per dire no al trasferimento dell’Agenzia delle Entrate fuori dal centro di Milano. Tra striscioni e bandiere c’è anche e soprattutto la preoccupazione per uno spostamento che — dicono — rischia di peggiorare la qualità del lavoro e dei servizi.
Il nodo è il progetto che porterà via Manin, storica sede dell’Agenzia, verso una completa trasformazione: l’edificio diventerà un albergo di fascia alta, mentre gli uffici verranno ricollocati dall’altra parte della città. I lavoratori verrebbero infatti spostati nel Palazzo Vodafone in zona Lorenteggio, un’area molto più periferica rispetto alla collocazione attuale. E non è l’unico trasloco sul tavolo. Anche la DP2, oggi in piazza Stuparich, dovrà trasferirsi in via Pampuri. Un cambio di sede che offre parcheggi e un eventuale punto ristoro, ma che secondo i sindacati non compensa il disagio logistico.
Le varie sigle — Cisl, Unsa, Flp, UilPa e Cgil — parlano apertamente di scelte “penalizzanti”, sottolineando che proprio dal capoluogo lombardo arriva ogni anno un gettito aggiuntivo di oltre due miliardi di euro.

Intanto, il futuro di viale Manin sembra già tracciato: la proprietà, dopo un concorso di riqualificazione, guarda a un progetto residenziale di lusso o a una struttura ricettiva. E mentre gli scatoloni iniziano a comparire nei corridoi, i lavoratori chiedono che almeno la nuova sede sia ripensata per spazi funzionali, uffici chiusi e non open space, più adatti alle attività delicate dell’Agenzia.