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21/08/2025 11:40
Nella città meneghina prende sempre più piede la lotta contro il cosiddetto “angolo cieco”, una delle principali cause di incidenti che coinvolgono camion, autobus e utenti deboli della strada.
Oggi sono già ventimila i mezzi pesanti dotati di sensori in grado di segnalare la presenza di pedoni e ciclisti accanto al veicolo, un passo avanti importante per la sicurezza urbana.
Dal 2026, nell’Area B, non sarà più consentito circolare senza questo sistema: chi non sarà in regola dovrà tenere i mezzi fermi. L’obiettivo è chiaro: ridurre il numero di tragedie sulle strade cittadine, spesso provocate proprio dalla mancanza di visibilità dei conducenti.
Secondo il Comune, la tecnologia da sola non basta: serve anche più attenzione da parte di tutti, automobilisti, ciclisti e pedoni. Ecco perché si punta a campagne di sensibilizzazione e formazione.
Per i trasportatori, si tratta di un investimento non indifferente: ogni dispositivo costa tra i 500 e i 3.000 euro, senza contributi pubblici. Un impegno economico che però, sottolineano le istituzioni, può salvare vite.
Una sfida che Milano ha deciso di affrontare con determinazione, con l’auspicio che sempre meno persone restino vittime di un “angolo cieco” che la tecnologia oggi può rendere visibile.