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08/05/2025 17:28
Si terrà il prossimo 25 giugno l’udienza di appello per Alessandro Impagnatiello, l’ex barman condannato all’ergastolo per il femminicidio di Giulia Tramontano, avvenuto il 27 maggio 2023. L’uomo, che ha confessato di aver ucciso la compagna incinta al settimo mese con 37 coltellate, è stato riconosciuto colpevole con le aggravanti di premeditazione e crudeltà. La Corte d’Assise di Milano, lo scorso novembre, ha disposto anche tre mesi di isolamento diurno e una provvisionale di 700mila euro a favore della famiglia della giovane.

La notizia dell’udienza arriva in un momento particolarmente carico di significato per la famiglia Tramontano: pochi giorni fa Giulia avrebbe compiuto 31 anni e proprio in quella data è stato annunciato, via social, l’arrivo in libreria di un libro scritto dalla sorella Chiara, un gesto potente per custodirne la memoria.

Il libro, "Non smetterò mai di cercarti", è uscito il 13 maggio e racconta i giorni della scomparsa, le ore di angoscia, i viaggi da Napoli a Senago, fino al ritrovamento del corpo. Ma è anche un libro di ricordi, di legami familiari e di una sorellanza spezzata troppo presto. Nella prefazione, scritta su un treno per Amsterdam, Chiara confessa: “Il dolore non è qualcosa da superare, ma un compagno silenzioso con cui camminare”.

Un libro che è allo stesso tempo testimonianza e resistenza, e che diventa un modo per continuare a far vivere Giulia. Lo stesso desiderio espresso dalla madre, Loredana Femiano, nel giorno del compleanno della figlia: “Saranno sempre 29 gli anni che compi. Oggi più che mai il mio cuore è in mille pezzi”.

Il processo d’appello, ora, sarà un altro passaggio doloroso, ma necessario, per una famiglia che non ha mai smesso di cercare verità e giustizia.