17/12/2025 18:04
Il bilancio entra nel vivo e l’aula torna a scaldarsi. Al Pirellone la maratona sul preventivo regionale 2026-2028 procede a strappi, tra stop, trattative e nuove tensioni politiche.
Nel pomeriggio, alla ripresa dei lavori dopo una pausa segnata da una capigruppo convocata per cercare un’intesa, l’accordo non arriva. Le distanze restano e le trattative sono ancora in corso. In questo clima, le opposizioni di centrosinistra tornano a protestare in aula contro le scelte della giunta Fontana.
I consiglieri espongono cartelli e slogan che riassumono le principali contestazioni al bilancio: sanità, diritto alla casa, lavoro povero, salario minimo regionale, trasporti pubblici, diritto allo studio, politiche sociali e ambientali. Una protesta simbolica ma compatta, con un messaggio comune: la richiesta di una Lombardia più giusta.
Sul tavolo restano migliaia di emendamenti presentati dalle minoranze, che chiedono un cambio di rotta su welfare, sanità e servizi pubblici, giudicando insufficienti le risposte finora arrivate dalla maggioranza. Il confronto resta duro e il clima è di muro contro muro.