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18/11/2025 17:51
Ore 3 del mattino, zona Corso Como. Uno dei cuori della movida milanese si trasforma in un teatro di violenza brutale.
È qui, tra via Rosales e viale Monte Grappa, che il 12 ottobre scorso un ragazzo di 22 anni è stato aggredito, pestato e accoltellato. Una rapina partita da una banconota da 50 euro strappata di mano, finita in un tentato omicidio feroce, senza freni. La vittima prova a riprendersi il denaro, ma viene circondata dal branco: calci, pugni, poi due coltellate — alla schiena e al torace. Colpi profondi: arteria recisa, un polmone perforato, lesioni al midollo. Il giovane crolla a terra, loro continuano a colpire.
È rimasto per giorni in pericolo di vita, sottoposto a trasfusioni e due interventi chirurgici. È tuttora ricoverato, con funzioni vitali gravemente compromesse e danni permanenti.
Ora arriva la svolta: la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura ordinaria e da quella per i Minorenni, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare. Cinque i ragazzi finiti in carcere, tre sono minorenni, tutti italiani.
Gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia hanno ricostruito tutto grazie alle telecamere: volto per volto, gesto per gesto. Durante le perquisizioni sono stati trovati i vestiti usati quella notte, cellulari, e perfino il coltello.
Le accuse sono pesantissime: tentato omicidio pluriaggravato e rapina pluriaggravata in concorso.
I tre 17enni sono stati portati al Beccaria, i due maggiorenni a San Vittore.