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02/12/2025 20:12
È ufficiale: Versace entra nella galassia Prada.
Con il via libera a tutte le autorizzazioni, il gruppo guidato dalla famiglia Prada-Bertelli ha finalizzato l’acquisizione da Capri Holdings, in un’operazione da 1,25 miliardi di euro che ridisegna la mappa del lusso italiano e internazionale.
Ed è una data simbolica: proprio nel giorno del compleanno di Gianni Versace, il fondatore ucciso nel ’97 a Miami. Un passaggio di testimone che segna anche l’ascesa di Lorenzo Bertelli, figlio di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, destinato a diventare presidente esecutivo di Versace.
Per Capri Holdings — che controllava Versace dal 2018 — l’operazione significa ossigeno puro: con il ricavato, ha annunciato l’ad John Idol, verrà estinto gran parte del debito, così da rilanciare gli altri due marchi del gruppo, Michael Kors e Jimmy Choo.
Idol ha ringraziato Donatella Versace, alla guida creativa della maison da trent’anni, insieme al direttore artistico Dario Vitale e al CEO, per aver traghettato il marchio in un periodo complesso.
Dal lato Prada, invece, la parola d’ordine è: continuità. Nessuno stravolgimento immediato, nessun cambio di rotta radicale: l’obiettivo è potenziare Versace, non snaturarlo.
Come spiegato dall’amministratore delegato Andrea Guerra, la forza del brand della Medusa sarà integrata nella macchina produttiva e distributiva del gruppo, più solida e capillare. Un investimento di lungo periodo, non un’operazione di facciata.
Versace, ha detto Guerra, è un marchio “unico, potente, complementare a Prada e Miu Miu”. E per questo — quando Capri ha deciso di vendere — “il gruppo era pronto a cogliere l’opportunità”.