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07/05/2025 18:13
Alle porte di Parona c’è un bosco da tempo in stato di abbandono, una situazione complicata dalla devastante tromba d’aria dell’agosto di due anni fa che ha acuìto ulteriormente i danni.
Parliamo del Bosco dell’Acqualunga, al lato della circonvallazione verso Cilavegna, dove si possono notare, a quasi due anni di distanza, alberi caduti o che minacciano di cadere da un momento all’altro. In zona, a pochi passi dal laghetto, si trova da quasi trent’anni anche una discarica abbandonata con rifiuti solidi urbani sepolti, una collinetta di qualche metro che, con il bosco in stato di incuria, ora è ricoperta di vegetazione. Al punto che è difficile notare ora cosa c’è sotto la superficie.
Il completamento della bonifica è attesa da decenni. La minoranza consiliare di Parona si è detta critica sui tempi lunghi per sistemare il bosco. Un punto controverso sollevato dai consiglieri è dato dai criteri con cui in passato sono stati conferiti i rifiuti a Parona, tra cui anche frammenti dei bombardamenti risalenti alla Seconda guerra mondiale, e che, se non opportunamente trattati, potrebbero riaffiorare in superficie. A distanza di tempo, l’interrogativo è capire quando l’area verrà bonificata una volta per tutte.
Tra le altre cose, nel bosco Acqualunga non sono stati ripuliti gli alberi caduti dopo la tromba d’aria. Critiche anche sulle piantumazioni che, una volta fatte, secondo gli esponenti di opposizione, non verrebbero poi curate a regola d’arte. I consiglieri sottolineano che in molti paesi sono tornati alla normalità, dopo la tromba d’aria dell’agosto 2023. La minoranza sottolinea come si stia solamente perdendo tempo e chiede risposte all’amministrazione comunale, per ridare splendore a un paesaggio naturale, un tempo un’eccellenza del territorio.