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22/05/2024 17:46
Sei giorni dopo la sentenza di condanna, non c’è più nessuno in carcere per la vicenda del cavo teso ad altezza uomo in viale Toscana a Milano. Era la notte tra il 3 e il 4 gennaio scorso quando tre persone legarono un cavo di traverso rispetto al senso di marcia della strada a grande scorrimento, creando un rischio potenzialmente letale per i motociclisti. Per uno di loro, 17enne, è in corso un procedimento al tribunale dei minori. Gli altri due, invece, hanno delle pene da scontare. Michele De Rosa, 18enne, aveva patteggiato 2 anni e mezzo. Alex Baiocco, 24enne, era stato condannato la scorsa settimana con rito abbreviato a tre anni. Baiocco era l’unico che si trovava in carcere: nelle scorse ore è stato messo ai domiciliari dal gup, che ha acconsentito alla richiesta della sua difesa. De Rosa era ai domiciliari, e anche per lui è stata decisa l’attenuazione della misura. Il giudice lo ha rimesso in libertà, accogliendo la domanda dell’avvocato. La vicenda, apparsa da subito una bravata, aveva fatto scalpore per l’inspiegabilità del gesto e per la pericolosità delle possibili conseguenze, per fortuna evitate grazie alla pronta segnalazione di un cittadino che aveva notato i tre mentre legavano il cavo. Le accuse nei loro confronti erano inizialmente di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti, poi derubricate a blocco stradale. Entrambi i maggiorenni coinvolti avevano chiesto scusa davanti al giudice.