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08/05/2025 17:11
L’Oltrepò centrale, con Casteggio e soprattutto Bressana, è il territorio più penalizzato dalla chiusura per lavori del ponte sul Po lungo la tratta Milano Genova: “Le misure adottate non saranno sufficienti, ne servono di speciali, come lo smartworking”.
A sostenerlo è il sindaco di Bressana, Valentino Milanesi che, mercoledì, ha partecipato assieme a altri amministratori dell’Oltrepò all’incontro indetto dalla Regione per illustrare il piano dei trasporti alternativi dal 1° giugno al 30 settembre e, soprattutto, per la fascia centrale tra fine luglio e fine agosto quando la circolazione ferroviaria sarà del tutto interrotta.
La Regione ha infatti individuato nei comuni di Voghera e Stradella i due hub da cui partiranno i bus sostitutivi per i pendolari diretti a Pavia e Milano.
Una scelta in qualche modo obbligata, ovviamente. Tuttavia - nota il primo cittadino - un per abitante di Bressana o delle zone limitrofe la soluzione prospettata è quello di prendere un treno per raggiungere Stradella e, da lì, un autobus verso Pavia. Per proseguire verso nord dovrà scendere e prendere il passante ferroviario, oppure raggiungere Voghera in qualche modo e, da lì, salire su uno degli autobus diretti, via A7, a Milano. Piccole odissee, insomma, se si considera la già critica situazione di partenza per i pendolari, quando insomma, di lavori e interruzioni non ce ne sono.
Giovedì mattina il sindaco di Stradella Gianpiero Bellinzona ha chiesto formalmente un incontro in zona con i pendolari dell’Oltrepò orientale e l’assessore regionale alla mobilità Lucente, mentre nel tardo pomeriggio, il Movimento 5 Stelle ha incontrato cittadini e pendolari durante un sit in a pochi passi dal ponte.