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01/07/2025 17:20
È cominciato martedì primo luglio, davanti al gup di Milano Roberto Crepaldi, il processo a carico dell’avvocata Alessia Pontenani, difensore di Alessia Pifferi – la donna condannata all’ergastolo in primo grado per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di soli 18 mesi– e di quattro psicologhe del carcere insieme allo psichiatra Marco Garbarini, consulente della difesa.

Pontenani ha già fatto sapere, attraverso il suo legale Corrado Limentani, di voler respingere le accuse e di essere intenzionata a farsi interrogare nel corso del procedimento. L’inchiesta ruota attorno a ipotesi di falso e favoreggiamento, legate a una presunta attività di manipolazione per orientare la perizia psichiatrica della Pifferi durante il processo di primo grado. Secondo l’accusa, il tentativo avrebbe incluso anche la produzione di un test falsificato, con l’obiettivo di far riconoscere alla donna un vizio parziale di mente, poi non concesso dai giudici.

Nonostante la recente richiesta della Procura di Milano di affidare il caso a un altro giudice – motivata da una nota dell’Associazione Nazionale Magistrati e respinta dalla presidenza del Tribunale – il pubblico ministero Francesco De Tommasi ha scelto di non presentare istanza formale di ricusazione del gup. L’udienza preliminare è così regolarmente iniziata.

Le parti hanno depositato diversi documenti e dovranno ora decidere i riti con cui procedere. Almeno quattro imputati, tra cui Garbarini e tre psicologhe, hanno già annunciato l’intenzione di chiedere il rito abbreviato. Anche Pontenani, che non era presente in aula come gli altri imputati, si pronuncerà nella prossima udienza, fissata per l’11 settembre, dove potrebbe rilasciare dichiarazioni o farsi interrogare. Un’ulteriore udienza è già calendarizzata per il 22 settembre.

L’udienza si è svolta in un clima definito sereno anche dall’avvocato Mirko Mazzali, difensore di una delle psicologhe coinvolte. Questo nonostante le recenti tensioni tra Procura e difese, sfociate in uno sciopero degli avvocati milanesi lo scorso anno.

Intanto, è stata rinviata a ottobre l’udienza d’appello per Alessia Pifferi. I periti incaricati dalla Corte hanno ottenuto una proroga fino alla fine di agosto per depositare la nuova perizia psichiatrica. Anche quell’esito sarà centrale nel percorso giudiziario di una vicenda che continua a scuotere l’opinione pubblica.