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10/12/2025 19:37
Il capodanno si avvicina e Milano trema ripensando a quello che accadde in piazza Duomo la scorsa notte di San Silvestro, quando diverse turiste hanno raccontato di aver subito una violenza sessuale da parte di decine di giovani stranieri. Un vero e proprio giallo, destinato, però, a chiudersi con un nulla di fatto. Stando a quanto emerge dalla Procura, infatti, l’indagine si avvia verso la richiesta di archiviazione, perché le prove raccolte non sono state sufficienti a integrare il quadro dello stupro di gruppo.
Per agevolare gli inquirenti alla ricostruzione di un contorno più definito delle persone indicate dalle vittime come gruppo contenente i possibili autori, si è anche fatto uso dell’intelligenza artificiale. Ma, anche lì, buco nell’acqua, nessun volto riconoscibile e la dinamica non appare chiara. Eppure, persino la pm Letizia Mannella aveva riconosciuto in origine come i filmati fossero tanti e ricoprissero molteplici angolazioni. Non aiuta, poi, il fatto che nessuna delle presunte vittime abbia sporto una formale denuncia.
Erano almeno sette i casi certi su cui la Procura stava indagando, che includono quello di una coppia di inglese, una studentessa belga, la prima a parlare coi media anche a nome di 5 amici e di un’avvocata lombarda, e poi quello della ragazza emiliana e del suo fidanzato. Dai racconti erano emersi episodi simili al fenomeno della taharrush gamea, espressione della lingua araba usata per indicare un'aggressione sessuale di massa, in segno di disprezzo per le donne.
Quest’anno, però, i livelli di sicurezza sono stati alzati anche nelle zone limitrofe del Duomo, che è diventato ormai sorvegliato speciale.