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08/07/2025 15:06
Un rinvio c’è stato, ma ancora nessuna soluzione definitiva è stata trovata. Muhammad e Ahmad vivono in via Palestrina dal 2005. Qui hanno cresciuto i figli, costruito una quotidianità fatta di lavoro e fatica, come tanti a Milano. E Martedì 8 luglio avrebbero dovuto lasciare l’appartamento, insieme alle loro famiglie: dieci persone in tutto, tra cui cinque minori, un invalido e un’anziana gravemente malata. Lo sfratto, per finata locazione, è stato però rinviato al 1° ottobre.
La proprietà ha chiesto così un aumento dell’affitto che i due nuclei, con redditi bassi, non possono sostenere. Entrambi già dal 2024 hanno presentato domanda per un alloggio popolare in emergenza, ma dal Comune nessuna risposta. A mobilitarsi è stato il Sicet, con un presidio sotto lo stabile per chiedere soluzioni immediate.
L’emergenza abitativa a Milano continua a colpire chi lavora ma non riesce a reggere i prezzi di mercato. Intanto, decine di case popolari restano sfitte. E, secondo il sindacato degli inquilini le istituzioni preferiscono destinarle a progetti rivolti a chi ha un ISEE fino a 40mila euro, lasciando indietro proprio chi è più fragile.
Per Muhammad e Ahmad, così il rinvio è solo una tregua. Senza risposte concrete, tra tre mesi il rischio sfratto sarà di nuovo alle porte.