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03/05/2024 18:54
Si è aperto con un nulla di fatto il processo per il delitto di via Piave a Vigevano. I difensori di Mario Arteaga Rodriguez, il peruviano 35enne accusato dell’omicidio del connazionale 28enne Angel Daniel Alvarado Mejia, hanno infatti evidenziato che il decreto di rinvio a giudizio non è stato tradotto in spagnolo, lingua del presunto omicida, e per questo hanno chiesto la scarcerazione, perché i termini di custodia risultavano scaduti. La richiesta è stata respinta dalla corte d’assise che ha disposto la traduzione del rinvio a giudizio e rinviato l’apertura del processo a fine mese. L’efferato delitto maturò in un appartamento di via Piave, in zona stadio, nella notte tra il 20 e il 21 dell’anno scorso, quando l’imputato, fratello della fidanzata della vittima, lo avrebbe preso a pugni dopo una serata in famiglia, finita con una violenta discussione. La difesa ha sempre detto che non voleva uccidere, chiedendo di derubricare l’omicidio da volontario a preterintenzionale, ma il giudice per l’udienza preliminare aveva respinto la richiesta. Anche perché sembra che Rodriguez non fosse nuovo ad aggressioni verso il giovane fidanzato della sorella, dovendo rispondere anche di un precedente episodio di lesioni per un’altra lite avvenuta con la vittima circa tre mesi prima di quella fatale. La madre della vittima, la signora Maria Jesus Alvarado Quìroz, assistita dall’avvocato Laura Sforzini, si è costituita parte civile. Il dibattimento inizierà la mattina del prossimo 31 maggio.