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12/12/2025 22:28
Nonostante lo sciopero generale della Cgil, i mezzi di trasporto hanno ripreso a funzionare dalle 15. Così, chi era già sceso in piazza al mattino e chi ancora non lo aveva fatto, ha potuto accorrere davanti a Palazzo Marino, per partire in corteo verso piazza Fontana, in occasione della 56ma commemorazione dalla strage.
Era il 12 dicembre 1969 quando una bomba piazzata dal movimento neofascista Ordine Nuovo ha colpito la Banca Nazionale dell’Agricoltura, uccidendo 17 persone e ferendone altre 88. L’attentato poi generò anche quella che è considerata la diciottesima vittima: pochi giorni dopo, infatti, il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli morì misteriosamente precipitando dalla finestra della Questura, dove era stato portato per accertamenti in merito allo scoppio.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala non ha partecipato al corteo, ma si è unito alla deposizione delle corone, avvenuta, come ogni anno, alle 16.37, orario in cui scoppiò la bomba. A seguire, i consueti interventi delle autorità, dal presidente dell’Anpi Nazionale Primo Minelli fino al portavoce dell’associazione dei familiari delle vittime, l’avvocato Federico Sinicato. Ha preso la parola anche il pompiere Romeo Turrin, tornato dopo 56 anni in piazza Fontana dopo il suo intervento di allora.
Nel suo intervento, Sala ha rievocato la matrice neofascista dell’attentato, che, a suo dire, ancora oggi domina le strade italiane.
In chiusura, è stata inaugurata l’installazione permanente “Non Dimenticarmi” dell’artista Ferruccio Ascari, dedicata alle vittime della strategia della tensione e delle principali stragi neofasciste avvenute tra il 1969 e il 1980, da piazza Fontana al quella nella stazione di Bologna.