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17/11/2025 18:38
Quasi un immobile in vendita su tre a Milano è dotato di un servizio di portineria. Lo ha svelato un’analisi condotta da un noto portale di annunci per la compravendita e affitto di case su tutta Italia, quartiere per quartiere. È un numero ben più elevato della media nazionale e dimostra che nel panorama immobiliare a Milano la domanda è sempre più orientata ai servizi.
Il motivo risiede nella storia edilizia della città: il capoluogo lombardo ha un tessuto residenziale ricco di stabili signorili, costruiti tra primo Novecento e anni Sessanta e progettati includendo la figura del custode come elemento integrato del condominio. Non deve stupire quindi se anche oggi, per molti acquirenti, la portineria rappresenta un criterio di scelta, soprattutto nei quartieri centrali o nei contesti ad alta intensità di attività professionali. Secondo la ricerca, infatti, le zone con maggiore concentrazione di custodi al lavoro sono Quadronno, Palestro e Guastalla, mentre Santa Giulia, Baggio e Affori quelle dove la figura è meno presente.
In un mondo sempre più orientato al commercio online con spedizioni a domicilio, è più che mai importante una persona che accolga mentre siamo in ufficio le nostre consegne, che altrimenti finirebbero in centri postali per essere ritirate chissà quando e dopo code spesso interminabili. La comodità si lega poi anche a fattori di sicurezza: gestione dei flussi, controllo degli accessi, cura delle aree comuni sono tutte funzioni che rispondono a esigenze crescenti in contesti urbani complessi come quello di Milano.
Il divario di valore tra una casa con portineria e una senza è di appena 20 centesimi per metro quadro, ma si tratta in ogni caso di un prezzo che i milanesi sono sempre più disposti a pagare per non dover trovare compromessi con la propria vita lavorativa e privata.