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22/05/2024 20:02
Tutto da cancellare, almeno sul versante di Asst Pavia: nell’ambito dell’inchiesta First Aid sui presunti appalti truccati nei trasporti sanitari, la Procura generale di Milano ha infatti confermato la richiesta di proscioglimento già decisa in primo grado a Pavia anche in appello per l’ex direttore Michele Brait e per il dirigente Davide Rigozzi, accusati in prima battuta di frode e turbativa d’asta. Chiesto il proscioglimento anche per altre due posizioni. La sentenza di secondo grado, con cui dovrebbero essere per così dire ufficializzati i proscioglimenti, è attesa per il 12 settembre. Per una parte degli imputati giudicati colpevoli in primo grado, 5 persone ai vertici della cooperativa, il processo d’appello prosegue, ma per gli ex dirigenti di Asst Pavia Brait e Rigozzi secondo il giudice per l’udienza preliminare avrebbe già dovuto essere archiviato. La procura di Pavia, tuttavia, aveva presentato appello contro la decisione del Gup che aveva parlato di atti che smentivano accordi illeciti sulla gara d’appalto. La procura generale di Milano ha confermato questa lettura. L’inchiesta si riferisce a una gara per i trasporti sanitari da 2,3 milioni bandita da Asst e assegnata alla cooperativa First Aid i cui vertici, secondo l’accusa, erano riusciti a proporsi con un prezzo più basso dei concorrenti omettendo determinati requisiti, per esempio dicendo di avere a disposizione ambulanze già impegnate in altri appalti, e sfruttando la manodopera in sistema di vero e proprio caporalato.