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16/04/2025 18:40
File di auto bianche, motori spenti e e cartelli alzati: “più controlli, meno illegalità”. Per due giorni i tassisti milanesi hanno incrociato le braccia, prima in Stazione Centrale, poi all’aeroporto di Linate, contro quello che sembrerebbe essere a tutti gli effetti un far west della mobilità. Una protesta spontanea, senza sindacati, ma con un messaggio chiaro: “Stop all’abusivismo”. Nel mirino, ancora una volta, ci sono i servizi di noleggio con conducente, i così detti NCC che, secondo i tassisti, operano senza rispettare le regole.

Licenze prese fuori città, ma auto che stazionano stabilmente a Milano, con tariffe e modalità che — denunciano — fanno concorrenza sleale a chi lavora in regola e alimentano tensioni crescenti. E le tensioni, in effetti, non sono solo simboliche. Durante il presidio in Centrale si è verificato anche un episodio di forte frizione: un NCC è stato accerchiato da un gruppo di manifestanti, in un clima carico che ha riacceso lo scontro tra le due categorie. Un fatto isolato, ma indicativo del livello di esasperazione.


La protesta si lega anche al mancato aggiornamento del protocollo anti-abusivismo, atteso ormai da mesi. Dopo l’incontro dello scorso 27 gennaio tra Comune, Prefettura e associazioni di categoria, tutto si è fermato. Una nuova bozza, intanto, è arrivata in giornata, con incontro previsto per il prossimo 13 maggio.