Videonews


10/12/2025 15:38
Mercoledì, mattina, con le chiavi del cancello che tornano a girare dopo mesi, si è aperta simbolicamente la cancellata dell’obelisco di piazza Cinque Giornate. È il gesto che segna la fine del grande restauro iniziato a gennaio 2025 del monumento dedicato ai Caduti del Risorgimento nelle cinque giornate della città di Milano,: un ritorno alla luce per uno dei simboli più profondi della città.
L’intervento, durato undici mesi, ha permesso di riportare alla sua forma originaria l’opera di Giuseppe Grandi, un capolavoro complesso fatto di centinaia di fusioni bronzee, diverse leghe e accostamenti studiati per creare giochi di luce differenti tra obelisco e figure allegoriche. Puliture millimetriche, nuove protezioni e un accurato recupero delle superfici hanno restituito alle statue la luminosità voluta dallo scultore.
Tra gli interventi più delicati, la cuspide: smontata, studiata e ricostruita internamente con una nuova struttura in acciaio inox. Qui sono emerse tracce di doratura originale, recuperate restituendo alla stella l’oro zecchino di un tempo.
Il cantiere ha permesso anche di analizzare la cripta sottostante: dove erano riposti i resti dei Caduti delle Cinque Giornate: un patrimonio che ora sarà oggetto del lavoro del Labanof dell’Università Statale, guidato dalla professoressa Cristina Cattaneo, per restituire identità e storie alle ossa conservate.
Milano ritrova così uno dei suoi monumenti più simbolici, riportato alla luce nella sua storia e nella sua bellezza originaria di quel 18 marzo del 1895, quando dopo 13 anni di lavori fu finalmente inaugurato.