18/12/2025 09:50
È il 29 settembre. Nel video si vede un’auto che avanza lungo viale di Porta Vercellina. Dietro, a distanza, un motorino la segue. Non la perde mai di vista. Le immagini raccontano un inseguimento silenzioso, in pieno giorno.

L’auto rallenta, accosta e parcheggia. Pochi secondi dopo anche lo scooter si ferma, non subito dietro, ma qualche macchina più in là. Una distanza calcolata. L’uomo scende dal motorino e si dirige verso l’auto appena parcheggiata.
A bordo c’è una donna di 49 anni. Sta accompagnando la figlia minorenne a una lezione di pilates. Un gesto quotidiano che si spezza all’improvviso.

L’aggressore apre la portiera e si introduce con violenza nell’abitacolo. La donna viene immobilizzata, il volto bloccato con forza. In pochi istanti le strappa un paio di orecchini in diamanti, un bottino stimato in circa centomila euro. Poi la fuga: risale sul motorino e si dilegua nel traffico.

È proprio da queste immagini che partono le indagini della Polizia di Stato. I Falchi della Squadra Mobile analizzano ogni fotogramma, ricostruiscono il percorso dello scooter e seguono la via di fuga attraverso le telecamere della zona. Lo scooter viene individuato e diventa un elemento chiave.
La ricostruzione porta all’identificazione di un cittadino italiano di 59 anni, con precedenti, arrestato lunedì pomeriggio in zona San Siro e posto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura di Milano.

Un episodio che riaccende l’allarme sicurezza in città. Non solo per il valore del bottino, ma per la violenza della dinamica. E per un dettaglio che pesa più di tutti: tutto è avvenuto mentre in auto c’era anche una bambina. In strada, alla luce del giorno, a Milano.