Videonews


11/12/2025 16:48
Milano corre, cambia, si trasforma. Ma mentre la città cresce, diventa sempre più esclusiva: i prezzi salgono, le case diminuiscono e il diritto all’abitare si allontana proprio per chi qui vive e lavora. A complicare il quadro ci sono anche gli stalli dell’urbanistica, che frenano nuovi interventi e bloccano perfino progetti di edilizia sociale.
È in questo scenario che arriva la presentazione del volume per i cinquant’anni del Consorzio Cooperative Lavoratori: non solo un anniversario, ma l’occasione per ricordare quanto l’abitare cooperativo abbia inciso – e possa ancora incidere – sul futuro della città.
Dal 1974 a oggi CCL ha realizzato quasi 400 progetti e 15.800 abitazioni, attraversando la storia urbana con interventi ben riconoscibili: dai quartieri sociali degli anni Settanta alla rigenerazione delle aree industriali negli anni Novanta, fino ai progetti ecologici e al Common Housing dell’ultimo decennio. Un modello che ha saputo coniugare sostenibilità, accessibilità e creazione di comunità.
Ma la fotografia attuale è più complessa: oggi 390 alloggi sono fermi in attesa di risposte attuative, in un momento in cui la domanda di case accessibili cresce di giorno in giorno. Per CCL, celebrare il passato significa rilanciare la sfida del futuro: tornare a produrre edilizia sociale, proporre soluzioni concrete, immaginare quartieri aperti e inclusivi.
Perché in una Milano che rischia di diventare una città per pochi, l’abitare cooperativo resta una delle chiavi per farla tornare una città per tutti.