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29/10/2025 16:39
Code infinite, sportelli presi d’assalto e pazienti esasperati. È questo lo scenario che, secondo la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Paola Pizzighini, si sarebbe creato al Policlinico di Milano dopo l’introduzione del nuovo sistema di CUP unico regionale, parte del piano di digitalizzazione voluto da Regione Lombardia.

Da settimane, spiega la consigliera, il punto prelievi del padiglione Ponti sarebbe nel caos: prenotazioni bloccate, agende chiuse fino al 2026 e casse automatiche fuori uso. Una situazione che – denuncia – avrebbe colpito anche pazienti fragili e oncologici, costretti ad attendere ore per un semplice esame. Pizzighini parla di “disorganizzazione e propaganda sulla pelle delle persone” e annuncia un’interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti immediati.

Dal Policlinico, però, arriva una versione diversa: il nuovo sistema è operativo da circa un mese e, come ogni aggiornamento tecnologico, richiede una fase di assestamento. L’ospedale precisa che le criticità sono sotto controllo e in via di risoluzione, con più sportelli aperti il sabato, volontari di supporto e prenotazioni già attive fino al 2027. Il punto prelievi – sottolinea la direzione – non è stato coinvolto nell’aggiornamento informatico e continua la sua attività regolare, con due sportelli aggiuntivi per gestire meglio i flussi.
Il caso si inserisce nel percorso più ampio del CUP unico regionale, un progetto strategico per la sanità lombarda che negli ultimi anni ha subito diversi ritardi. L’obiettivo è arrivare a un sistema completamente integrato entro il 2026, o al più tardi nei primi mesi del 2027. Una rivoluzione digitale che punta a semplificare la vita dei cittadini, ma che per ora procede tra intoppi, malumori e code ancora troppo lunghe.