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08/07/2025 18:25
Dimissioni con effetto immediato: le hanno presentante i consigli di amministrazione di Terre d’Oltrepò, quello della cooperativa e quello della neonata Società per azioni, a poche ore dalla presentazione della lista sostenuta da Regione Lombardia e dalle associazioni agricole di lunedì sera alla Certosa Cantù di Casteggio. In un lungo comunicato ai soci gli amministratori dimissionari, guidati dal presidente Lorenzo Callegari, elencano quanto fatto nei poco più di due anni di gestione, sottolineando di aver operato in uno dei momenti più difficili della cantina, tra tensioni interne e vendemmi disastrose, come quella del 2024, che, spiegano: “tra peronospora e mancati conferimenti di una parte dei soci, ha ridotto i volumi a 159.000 quintali”. Si tratta, per inciso di circa un terzo della media storica. La nota prosegue elencando le attività svolte, tra cui, oltre alla creazione della Spa che ora permetterà l’arrivo di investitori, le migliorie aziendali e la produzione di 800mila bottiglie di metodo classico nel 2024, per concludersi con l’auspicio che chi verrà potrà proseguire e completare il percorso di rilancio.
Non sarà dunque necessario votare alcuna mozione di sfiducia all’assemblea in programma per il 10-11 luglio, come richiesto da un centinaio di agricoltori soci: i nuovi amministratori della cantina sono di fatto già stati designati durante l’incontro di lunedì sera, durante il quale l’assessore regionale Beduschi ha annunciato la candidatura, tra gli altri, del direttore generale della DG Agricoltura della Lombardia Andrea Massari, assieme ad altri 12 nomi e a quella del socio sovventore indicato da Confcooperative.