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21/08/2025 11:26
Il fondatore di Coima Manfredi Catella si è presentato al Tribunale del Riesame di Milano per discutere il ricorso contro i domiciliari nell’inchiesta sulla gestione urbanistica della città. L’imprenditore, arrestato lo scorso 31 luglio per corruzione e falso e difeso dagli avvocati Francesco Mucciarelli e Adriano Raffaelli, ha seguito l’udienza senza parlare, rimanendo in silenzioso. Al termine, nel cortile del Palazzo di Giustizia, è salito su un’auto Ncc con il legale, evitando di rilasciare alcuna dichiarazione ai cronisti.
Al centro del dibattito c’è una fattura del luglio 2023: per i pm, sarebbe un pezzo di un presunto patto corruttivo; per la difesa, invece, un documento regolare, senza alcun valore illecito. La decisione da parte del Riesame che dovrà confermare o revocare i domiciliari potrebbe arrivare entro venerdì 22 agosto.
Nell’ultimo periodo il Tribunale ha già rimodellato le misure cautelari degli altri indagati. L’ex assessore comunale Giancarlo Tancredi, l’ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e il manager Federico Pella hanno visto i domiciliari sostituiti da un’interdizione di un anno dai pubblici uffici. L’architetto Alessandro Scandurra e Andrea Bezziccheri, unico inizialmente in carcere, hanno ottenuto l’annullamento degli arresti. Una serie di provvedimenti che ridisegna la fase cautelare senza fermare le indagini della Procura.
Restano sul tavolo atti, chat e documenti che gli inquirenti ritengono indicativi di una gestione urbanistica degenerata. La difesa ribadisce che essere informati sui contratti non significa approvarne contenuti illeciti, sottolineando l’assenza di prove di corruzione.
La decisione dei giudici determinerà il futuro immediato di Catella, ma il caso resta centrale per capire i confini tra politica e grandi imprese nella Milano dell’urbanistica.