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10/09/2025 14:59
Quando manca poco meno di un anno alle elezioni, cambia ancora la maggioranza in consiglio comunale a Mortara. Due esponenti di “Lombardia ideale”, Riccardo Bertin e Annalisa Zenone, hanno comunicato la loro fuoriuscita dal gruppo. Resteranno tra i banchi della maggioranza come consiglieri indipendenti.
Una mossa che potrebbe aprire molti scenari politici nei prossimi mesi, quelli che porteranno al voto anticipato, previsto nel giugno del 2026. Soprattutto è un segnale che molti malumori in maggioranza non sembrano ancora essere sopiti, anche dopo la scomparsa a luglio del sindaco Ettore Gerosa e l’inizio della reggenza della vice Laura Gardella, ora facente le funzioni di primo cittadino.
Difficile dire cosa succederà nei prossimi mesi in consiglio a Mortara. Fratelli d’Italia, il partito che governa la maggioranza consiliare, parte però ora con un voto in meno. A differenza di Gerosa, la Gardella, con la nomina ad assessore, ha perso il posto in consiglio e non può votare.
Numeri alla mano, la maggioranza viaggia sul sottile filo dell’equilibrio. In consiglio attualmente ci sono cinque consiglieri di Fratelli d’Italia, a cui si aggiunge Ezio Gè di “ViviAmo Mortara”, la civica alleata alle elezioni del 2022. Sei voti sicuri per la Gardella, contro gli altrettanti dell’opposizione. Ma a complicare le cose per la maggioranza, ci sono poi i voti degli altri consiglieri: Rufo e Pischedda per “Lombardia ideale”, il gruppo formatosi un anno fa dopo le dimissioni di Gerosa, poi rientrate. Poi i due neo indipendenti Bertin e Zenone, i cui voti rischiano di essere decisivi per non far andare sotto la maggioranza.
In più di un’occasione i consiglieri avevano manifestato il loro mal di pancia, votando a favore dell’opposizione, come ad esempio sulla gestione della sicurezza in città, o astenendosi sui punti della maggioranza. Ecco perché lo spettro del commissariamento rimane comunque dietro l’angolo e il rischio è che ogni volta si vada una scivolosa conta dei voti.